Mi diverto ad allenare la ‘mente connessa’ già dai primi minuti al mattino. Mi siedo sul bagnasciuga e cerco dentro di me lo spazio da dove può sgorgare un sorriso autentico e amorevole per ogni passante, mentre non mi guarda. E se trovo in me riflessi di imbarazzo, autogiudizio, senso del ridicolo… Sto ancora lì, so che quella è tutta roba della ‘mente meccanica’… E sto lì e riparto dal prossimo passante. La mente meccanica giudica, si concentra sulle DIFFERENZE. La ‘mente connessa’ invece è empatica e si concentra sulle SOMIGLIANZE. Sull’infinita connessione con il tutto. Anche tra quei passanti e me.
E scopro che la fatica nel cercare dentro di me quel sorriso amorevole per loro, per quei passanti, è solo pari alla mia difficoltà nel trovare quel sorriso per me stessa. È solo uno specchio.
E resto seduta. E aspetto che quel sorriso si faccia strada e sgorghi, inevitabile.
Per loro, per me e ancora per loro… E sento i miei emisferi godere di questa sinergia in espansione.
E’ in arrivo il prossimo corso di Infinite Mind, scopri