“SE VUOI PUOI” NON SI PUO’ PIU’ SENTIRE…

SE VUOI PUOI’ è l’infido tormentone di chi percorre i sentieri dello sviluppo personale. Questa “perla di saggezza” solo all’apparenza sembra proporre un’alternativa al pensiero dominante, in realtà spalanca voragini ancora più insidiose per coloro che ambiscono a cambiare la propria vita, migliorare sè stessi o realizzare un desiderio.

E’ successo a molti di noi. Per anni abbiamo dubitato delle nostre capacità e della possibilità di trasformare i nostri sogni in realtà, poi un giorno finalmente è giunto fra le nostre mani il primo libro di auto-aiuto o siamo stati trascinati da un amico a un corso olistico e siamo rimasti incantati da una nuova prospettiva motivazionale, spirituale o quantistica che ci ha mostrato SCENARI DI INFINITE POSSIBILITA’ davanti a noi. A UNA SOLA CONDIZIONE, ci dicono: che lo vogliamo davvero.

Quando iniziamo a familiarizzare con il concetto di legge di attrazione/risonanza o di proiezione della realtà, iniziamo a scoprire nuove meravigliose logiche, a intuire che SIAMO PIENAMENTE RESPONSABILI DELLA REALTA’ che viviamo e che SIAMO NOI AD ATTRARRE I NOSTRI CARNEFICI.

E quindi? Quindi niente.

Anche con questa nuova conoscenza, la nostra realtà resta immutata e i nostri carnefici restano esattamente dove sono.

E NOI? STIAMO PEGGIO.

Sì, stiamo peggio, perchè non solo la realtà continua a non soddisfarci, ma ora c’è una terribile AGGRAVANTE. Abbiamo capito che E’ PURE COLPA NOSTRA.

Ecco che iniziamo a soffrire di quella che chiamo la “Sindrome del mezzo risveglio”,

Il più devastante sintomo di questa sindrome è il Senso di Colpa. Il povero ricercatore capisce che non può più giudicare nè incolpare gli altri, perchè LI HA ATTRATTI LUI. Sa che non può più lamentarsi nè puntare il dito su nessuno.

Questo percorso inizia a mostrare i suoi paradossali effetti collaterali: non solo non porta la libertà promessa, ma inizia a elargire una serie di TABU’ aggiuntivi: il giudizio, il risentimento, il lamento… Non si può più, sono ora proibiti.

E quindi cosa gli resta da fare? Il “mezzo risvegliato” si avvia così verso un processo di progressiva paralisi, QUEL DITO, CHE PRIMA PUNTAVA SUGLI ALTRI, COMINCIA A PUNTARLO SU DI SE’, finendo travolto in una spirale di sensi di COLPA e INADEGUATEZZA. “Se mi trattano male è colpa mia, se la mia vita non funziona è colpa mia, se non riesco a cambiare stato d’animo è colpa mia, se non riesco a praticare le tecniche apprese è colpa mia ecc… Perchè se davvero volessi, potrei cambiare la mia vita, e invece….”

Ed ecco che la promettente formula del “Se Vuoi Puoi” inizia a mietere le sue infinite vittime… che, dopo un iniziale momento di inebriante entusiasmo, si affossano ancor più nel proprio senso di impotenza.

In tutto questo quadro è chiaro che MANCA UN PEZZO. .

L’informazione mancante è che LA NOSTRA VOLONTA’ DIPENDE SOLO IN MINIMA PARTE DALLA “NOSTRA VOLONTA'”. La stragrande parte (il 95% per cento ci dicono le neuroscienze) di ciò che facciamo viene dettato dalle nostre credenze subconsce. Il nostro sistema di convinzioni personale è il nostro software subconscio ed è da lì che filtriamo in automatico le nostre scelte, i nostri incontri, i nostri comportamenti, le nostre reazioni.

CIO’ CHE IMPARIAMO, studiamo, ed elaboriamo nei nostri percorsi di sviluppo personale RESTA in grossissima parte CONFINATO NEL 5% DELLA NOSTRA PARTE CONSCIA, ma non riesce a scardinare il nostro software subconscio, che continua imperterrito a selezionare e generare la nostra realtà in base ai vecchi criteri.

RISCRIVERE IL NOSTRO PERSONALE SISTEMA DI CREDENZE SUBCONSCIO è la grande possibilità che abbiamo a disposizione in questa era ad alta velocità, che se da un lato ci chiede di affrontare una “realtà supersonica” al tempo stesso ci offre nuovi strumenti rapidi di “aggiornamento psichico”.

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