Michela nel Paese delle Meraviglie

Anni fa in questo periodo sentivo parlare per la prima volta di credenze subconsce. In quel momento ho scoperto improvvisamente di essere immersa, e di esserlo sempre stato, in una fitta coltre di credenze deformate attraverso cui percepivo immagini distorte della realtà là fuori. Azz, ecco perché la realtà appariva dura, dolorosa, difficile, faticosa! Da allora ho dedicato tutta me stessa, ricerche, viaggi, studi, mille incontri, per comprendere davvero e a fondo come riscrivere il sistema di credenze e da allora nulla è più stato come prima. Ridisegnare il sistema di credenze è un ‘viaggio psichedelico’: mentre tu le riscrivi, la realtà là fuori si plasma di conseguenza. E tu resti lì a bocca aperta, faticando a capacitartene. È il viaggio di una vita: fare zoom out da quella densa cortina deformante significa ritrovare ogni volta occhi sempre più intrepidi per guardare alla realtà con inesauribile incanto. Alla realtà nel frattempo ho smesso di chiedere di cambiare, io mi occupo di cambiare il mio sguardo, il resto avviene di conseguenza…

Michela Bonelli

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